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Sezione Esperienze sul GdR

GdR e balbuzie

Autore:"Kripsio"

Io credo nel gioco di ruolo, mi ha accompagnato per troppo tempo ed anche a tutt'oggi lo trovo una forma d'arte appagante. Adoro scrivere ed il gioco di ruolo credo sia una ottimo sistema per porre su carta idee e confrontarle con altri nella maniera più critica, ovvero vivendole, in prima persona, e nel modo più coinvolgente possibile.

Proprio per questo credo che il GdR aiuti, almeno in parte, a vincere quella disfunzione linguistica di cui sono vittima.

Aiuta a socializzare (e solo Dio sa quanto noi balbuzienti fatichiamo a farlo!). Quante volte non ho conosciuto quella persona (o quella ragazza) solo perché non potevo arrivare dinanzi lei (lui) incespicando ad ogni sillaba! Be'... il gioco di ruolo ti rende un pizzico importante e di conseguenza ti dona un pizzico di sicurezza, quella che tante volte facilita la normale fluenza.

Terapisticamente parlando ci sono similitudini tra il metodo adottato dai logopedisti (quantomeno il mio), per correggere il nostro tratto sovrasegmentale incapace, e il normale GdR.

Se qualcuno ha svolto terapie logopediche ricorderà di certo quei noiosi "allenamenti" del tratto sovrasegmentale realizzati con luuuuunghe (solo per durata:-)) frasi tutte molto melodiche atte a far cogliere dei tratti persi con l'abitudine fonatoria errata.

In seguito, gli stessi, ricorderanno le letture (od i dialoghi) enfatizzati al massimo per regalare continuità fonatoria, durata fonatoria e cogliere (amplificando) le piccole variazioni tonali del nostro linguaggio che possono trarci d'impaccio.

Proprio partendo da questo fatto alcuni terapisti usano la recitazione teatrale come sistema parallelo alla terapia per rendere più fluente il soggetto e per farlo entrare in comunicazione con altri soggetti affetti dalla stessa patologia. Sapendo questo mi è venuta un'idea. Se il teatro viene già utilizzato, perché non utilizzare il GdR come alternativa?

Io gioco da anni tentando di teatralizzare al massimo le mie sedute perché credo profondamente in questo metodo di gioco (forse qualcuno ricorderà i miei interventi in proposito su it.hobby.giochi.gdr anche se è passato molto tempo :-)). Il vantaggio, secondo il mio punto di vista, consiste nel fatto che non vi sono parti da studiare (toccasana per chi di tempo ne ha poco), tutto è improvvisato e perciò si avvicina alle performance che ogni giorno dobbiamo affrontare. Senza considerare il fatto che tramite il GdR si possono affrontare tematiche di vario interesse, renderle reali e viverle in prima persona, tutte questioni che ogni giorno mettono in grave difficoltà noi balbuzienti (anche se quest'ultima considerazione fa parte di un discorso molto più ampio che affronta tematiche socio-culturali esulanti dal contesto di questo intervento, ma sempre affrontabili in altra sede con chi me ne farà richiesta :-))

E tutto ciò DIVERTENDOSI, perché in fondo non si fa terapia ma si GIOCA!! :-))


Questa pagina è mantenuta da Stefano Zanero. GdR2.org è un dominio della Gilda dei Giocatori in Rete, ospitata da Geco Telematica