Domande e Risposte sui giochi di ruolo per genitori ed educatori.

A cura del Gruppo di Ricerca sul Gioco di Ruolo - GdR2

Cosa sono i giochi di ruolo?

I giochi di ruolo sono come le partite a "Indiani e Cow-boys" o "Guardie e ladri" della nostra infanzia, però sono un po' più sofisticati e vengono controllati da regole ben definite. Sono molto affini al teatro d'improvvisazione e possono essere assimilati a una "narrazione collettiva". In genere, si tratta di una attività di gruppo in cui l'individuo chiamato Arbitro di Gioco assume la funzione di regista di un'opera teatrale. Presenta l'ambientazione del gioco, concepisce una trama da districare e rappresenta tutti i personaggi secondari che i giocatori potranno incontrare nel corso della partita. I giochi di ruolo hanno molteplici ambientazioni, alcune reali e altre fittizie, esattamente come i film e i romanzi. Il loro numero è immenso ed esistono anche giochi dove si interpretano i personaggi dei cartoni animati!

L'Arbitro di Gioco utilizza un insieme di regole per stabilire i risultati di una vasta serie di azioni, dalla distanza a cui un personaggio può saltare al tentativo di ascoltare una conversazione attraverso una porta. I dadi vengono usati per introdurre un elemento di realistica incertezza, in modo che i giocatori non possano mai essere totalmente certi di raggiungere l'obiettivo predeterminato.

Dove posso procurarmi maggiori informazioni?

Se avete dubbi o preoccupazioni su un gioco in particolare o semplicemente desiderate informarvi sui giochi di ruolo in generale, vi raccomandiamo di parlare con un negoziante specializzato. Sarà felice di mostrarveli, rispondere alle vostre domande e anche cercare di coinvolgervi in qualche partita. Inoltre, potete consultare il nostro Gruppo di Ricerca sui Giochi di Ruolo. Troverete i nostri dati in questo stesso volantino. Il Gruppo pubblica un bollettino quadrimestrale dedicato alla ricerca e allo studio sul gioco di ruolo ("Il Ruolo dei Giochi") ed è disponibile a rispondere a ogni domanda per chiarire le vostre curiosità ed eventuali perplessità.

Perché questi giochi sono così popolari?

Sono popolari perché sono molto divertenti. Persone di ogni genere possono adoperare i giochi di ruolo per liberarsi un po' dalla vita quotidiana. In un gioco di ruolo si possono combattere draghi, pilotare una nave spaziale, salvare un'intera civiltà, esplorare l'ignoto e mille altre cose ancora - il tutto comodamente seduti in poltrona.

Perché li si critica?

Li si critica per un motivo principale: la scarsa conoscenza della maggior parte dei genitori e lo stupore nell'incontrare nella propria casa un appassionato di tali giochi. Al momento della loro nascita, nel 1974, ben poche persone che abbiano concluso gli studi li hanno conosciuti. Come risultato, molti adulti ignorano il passatempo che occupa parte del tempo dei loro figli. Per cancellare queste preoccupazioni è sufficiente entrare in contatto con i giovani e discutere con essi tale esperienza ludica.

Quali sono i loro benefici?

Da una parte incentivano la capacità di lettura. Anche il più semplice dei manuali richiede un livello di lettura approssimativamente di terza-quarta elementare e parecchi richiedono un livello superiore. Inoltre, a numerosi appassionati piace sapere di più sull'epoca in cui si ambientano le loro partite, fatto che stimola la loro abilità a cercare informazioni e a studiare contenuti grazie a ricerche in biblioteche, emeroteche e con la consultazione di libri, enciclopedie, CD-ROM, Internet e così via.

Stimolano anche la capacità di calcolo. Nella maggioranza dei giochi si tirano dadi, si fanno somme, si calcolano modifiche, si sottraggono, si dividono e si moltiplicano risultati con altri valori in modo abituale.

Il beneficio più importante però è che i giochi di ruolo stimolano la socializzazione. Non si può sottolineare abbastanza l'importanza dell'avere un gruppo di amici durante i difficili anni dell'adolescenza e i giochi di ruolo creano amicizie che possono durare tutta la vita. Ciò li valorizza di fronte ad altre forme di passatempo introspettive e solitarie come i videogiochi e la televisione, la cui passività tende a stimolare l'isolamento.

Possono essere pericolosi per mio figlio?

Non esiste alcuna relazione causale tra i giochi di ruolo e patologie mentali. Certe menti deboli possono confondere realtà e finzione e mescolare elementi narrativi dei film televisivi, narrativa e gioco di ruolo nella loro vita reale. Colpevolizzare i giochi di ruolo sarebbe assurdo come stigmatizzare il calcio perché certi tifosi sono violenti (e cercano di colpire altri tifosi) o il cinema perché dopo aver visto Superman un bambino si lancia da una finestra.

Gli studiosi segnalano che il fattore più importante nel determinare una propensione al suicidio di un ragazzo è la sua solitudine. La partecipazione a una attività collettiva riduce questo pericolo in modo drastico. Inoltre crea un circolo di amici che possono individuare un comportamento strano nel loro compagno e consigliargli di cercare aiuto in un momento di crisi.

E' vero che li adoperano i professionisti nei corsi di formazione e addestramento?

E' vero. Psicologi ed esperti di formazione del personale adoperano tecniche di gioco di ruolo per favorire l'apprendimento attivo di competenze professionali, per simulare situazioni difficili da osservare nella realta', oppure per correggere comportamenti indesiderabili nelle relazioni interpersonali. Tali applicazione avvengono in situazioni molto controllate in cui il professionista non introduce l'aleatorietà dei dadi, ma punta soprattutto sulle capacita' decisionali degli interessati. Un vero e proprio gioco ruolo, invece, e' concepito per passare il tempo in modo divertente.

Dovrei limitare la passione di mio figlio?

E' importante che i genitori si interessino a qualsiasi attività che appassioni i loro figli e a cui essi dedichino buona parte del loro tempo. Se i giochi (di qualsivoglia tipo) interferiscono con gli impegni scolastici, il lavoro o con la vita familiare, può essere opportuno rimettere le cose nella loro giusta prospettiva. Si può iniziare parlando con il figlio del gioco in questione, con o senza l'aiuto di un professionista specializzato. L'unico modo efficace e diretto per sapere se un gioco è adeguato al proprio figlio è dargli un'occhiata. Se per un qualsivoglia motivo si decide che un gioco non è consigliabile a lui, cercatene uno nuovo che sia gradito a tutti. Stendete una lista delle cose da considerare discutibili e parlatene con vostro figlio. Ponete chiari limiti alla sua passione e spiegategli perché lo fate. Non si può dimenticare che il dialogo (elemento su cui, peraltro, sono basati i giochi di ruolo) è fondamentale per una mutua comprensione e una adeguata relazione genitori-figli.

Come posso contattare il GDR2?

Scrivendo al Gruppo di Ricerca sul Gioco di Ruolo - GdR2, Viuzzo delle Canne 66, 50136 Firenze. Oppure all'indirizzo e-mail gdr2@geco.it.