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Lo psicologo non videogioca

Autore: Rosalina Salemi
Pubblicato su "Il sole 24 Ore", 26/11/2000

Se non ci fosse bisognerebbe inventarla, benedetta "Playstation 2". Così nel talk show permanente dove non conta ciò che esiste, ma ciò di cui si chiacchiera, si apre un nuovo spazio per previsioni, preoccupazioni, indignazioni.

Non è importante che l'oggetto playstation sia già stato venduto prima di arrivare sul mercato, esaurito prima di essere esposto in vetrina e dunque i (video)giochi sono fatti. L'importante è, come sempre, il dibattito, quel tormentoso chiedersi se la Cosa (il tg-shock, il Grande Fratello, il Tradimento e dunque anche la Play) può far male alla salute.

Già al tempo degli Ufo Robot, l'esperto di turno pontificava sui cartoni cattivi maestri, ma è nel nostro affannato presente che lo Psicologo si è fatto Grillo Parlante. I Power Rangers? Violenti. I Pokémon? Diseducativi. Quanto al tamagochi, pulcino virtuale ormai passato di moda, era considerato, dal punto di vista psichiatrico, pressocché letale. Il copione si ripete. L'ottima Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva (e con lei un'ampia pattuglia di esperti, da Vittorino Andreoli a Maria Rita Parsi) mette in guardia i genitori.

Come negli antichi fidanzamenti, ci sono regole da seguire. I due (il figlio e la playstation) non vanno mai lasciati troppo soli, un'ora al massimo, pausa obbligatoria ogni venti minuti e vigilanza stretta. In caso contrario, allarme rosso! I ragazzini possono chiudersi in se stessi, avere problemi di socializzazione, di dipendenza, di identità. (Ma i libri non fanno di peggio? ti isolano dal mondo, diffondono idee pericolosissime, provocano addirittura rivoluzioni).

Per fortuna nel paese del Grande Centro il verdetto finale non può che essere salomonico. Nessuna condanna. Solo una raccomandazione: evitare gli eccessi. Nel frattempo altri psicologi, questa volta svedesi (Università di Stoccolma), hanno scoperto che i bambini tirati su a pane e videogiochi sono più intelligenti degli altri. Risolvono prima i problemi, hanno migliori capacità logiche. Che fare? Prendere tutto a piccole dosi. La Playstation, sicuramente. Ma anche gli psicologi.

Riprodotto per motivi di studio, senza il consenso dell'autore.


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